SI POTRA' VOTARE NELLA SOLA GIORNATA DI DOMENICA 25 SETTEMBRE DALLE ORE 7:00 ALLE ORE 23:00.
Da queste elezioni non è più previsto che per il Senato possano votare solo gli elettori che abbiano compiuto il 25° anno di età. Pertanto sia per la Camera che per il Senato potranno votare tutti gli elettori che abbiano compiuto il 18° anno di età alla data del voto.
Altra importante novità è la riduzione del numero dei parlamentari:
- alla Camera dei Deputati passano da 630 a 400;
- al Senato della Repubblica passano da 315 a 200 (più i senatori a vita).
Per informazioni sulla tornata elettorale, collegati a questo sito del Ministero dell'Interno.
In queste elezioni politiche gli elettori saranno ancora chiamati ad esprimersi con le modalità previste dal sistema elettorale approvato con la Legge n.165/2017 (denominato Rosatellum).
Le norme approvate dal Parlamento prevedono l’elezione dei membri di Camera e Senato per due terzi (il 64% dei seggi) con un metodo proporzionale e collegi plurinominali e per un altro terzo (il 36% dei seggi) attraverso un metodo maggioritario e collegi uninominali.
IL SISTEMA ELETTORALE
I seggi
Per quanto riguarda la Camera dei deputati è prevista l’elezione di 148 onorevoli in collegi uninominali con sistema maggioritario, di 244 deputati in collegi plurinominali con sistema proporzionale, e di altri 8 nella circoscrizione Estero, sempre con ripartizione proporzionale dei seggi.
Per il Senato della Repubblica, invece, è prevista l’elezione di 74 senatori in collegi uninominali maggioritari, 122 in collegi plurinominali proporzionali e altri 4 nella circoscrizione Estero, anche qui con metodo proporzionale.
Nei collegi uninominali, quelli in cui vale il metodo maggioritario, viene eletto in Parlamento il candidato che ottiene un solo voto in più degli altri. Nei collegi plurinominali i seggi vengono attribuiti proporzionalmente ai voti ottenuti.
I collegi elettorali
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 21 luglio 2022
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 21 luglio 2022
Le Pluricandidature
Con il Rosatellum sono previste pluricandidature (candidature multiple). I candidati alla carica di deputato o senatore possono presentarsi in un solo collegio uninominale maggioritario e in più collegi plurinominali dove vale la regola del proporzionale (in questo caso fino a 5 collegi) e possono presentarsi sia in un collegio maggioritario che in un uno o più collegi proporzionali (sempre con il limite di 5). Se il candidato riesce a farsi eleggere sia in un collegio uninominale che in uno o più collegi plurinominali andrà ad occupare il seggio del sistema maggioritario. Se vince invece in diversi collegi della parte proporzionale otterrà il seggio corrispondente al collegio in cui la sua lista ha ottenuto la percentuale di consensi più bass
Le firme per la presentazione delle liste
Nessuna sottoscrizione é richiesta per i partiti o gruppi politici già costituiti in gruppo parlamentare in entrambe le Camere.
La dichiarazione di presentazione delle liste di candidati per l'attribuzione dei seggi nel collegio plurinominale, con l'indicazione dei candidati della lista nei collegi uninominali compresi nel collegio plurinominale, deve essere sottoscritta da almeno 1.500 e da non più di 2.000 elettori iscritti nelle liste elettorali di comuni compresi nel medesimo collegio plurinominale.
I listini bloccati
La legge elettorale prevede per la parte proporzionale liste bloccate. Ciò significa che gli elettori non possono esprimere una preferenza: vicino al simbolo trovano un breve elenco di candidati, da 2 a 4, che vengono eventualmente eletti nell’ordine.
Le quote rosa
Sono previste anche quote rosa, le quote di genere. Nei collegi, sia uninominali che plurinominali, a livello nazionale nessuno dei due generi può essere rappresentato in misura superiore al 60% (e quindi non inferiore al 40%).
Nella successione interna delle liste nella parte proporzionale, i candidati devono essere collocati secondo un ordine alternato uomo-donna o donna-uomo. Quindi nei collegi plurinominali con due seggi da assegnare, i candidati del listino dovranno essere un uomo e una donna; con tre seggi, due uomini e una donna o due donne e un uomo; con quattro seggi, fino a tre uomini e una donna (o naturalmente l'inverso). E così via.
Le soglie di sbarramento
Il Rosatellum prevede anche le coalizioni. Quindi favorisce alleanze tra più formazioni politiche. Diversi partiti, diverse liste, all’interno di un collegio uninominale possono aggregarsi per sostenere un unico candidato. Anche in caso di coalizione nella parte maggioritaria le forze politiche competono singolarmente nella parte proporzionale.
La soglia di sbarramento nazionale per le liste, sia alla Camera che al Senato, è fissata al 3% su scala nazionale, nel proporzionale. C’è poi una soglia di sbarramento al 10% per le coalizioni, e in questo caso almeno una lista deve aver superato il 3%. Un caso diverso è quello delle minoranze linguistiche, per le quali è prevista una soglia al 20% nella regione di riferimento.